L’Humanitas Mater Domini di Castellanza si aggiudica il Premio Qualità tra gli accreditati da JCI, il San Camillo Forlanini di Roma vince il Premio Miglioramento della Qualità tra le organizzazioni non accreditate, alla ASST di Cremona va la Menzione Qualità sostenibile.

Si è svolta il 27 novembre a Firenze, all’interno del Forum Risk Management in Sanità, la finale del Premio Qualità 2018.
Sono state 40 le organizzazioni sanitarie che hanno concorso al “Premio Qualità 2018”, per un totale di 44 progetti presentati.
Un processo di selezione definito ha identificato 3 organizzazioni accreditate da JCI – IRCSS Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Humanitas Mater Domini, Fondazione Poliambulanza Istituto Ospedaliero – quali partecipanti alla finale.
12 sono state invece le organizzazioni non accreditate da JCI selezionate per le semifinali, che hanno avuto luogo la mattina del 27 novembre, e cui ha fatto seguito – durante il pomeriggio – l’assegnazione del Premio Miglioramento della Qualità.

“Tutti i progetti hanno evidenziato una forte strutturazione dal punto di vista metodologico e un orientamento importante alla sicurezza del paziente in diversi ambiti di cura: ospedaliero, del territorio e domiciliare. Arduo il compito assegnato alla commissione. Complimenti ai vincitori, ma anche a tutti quelli che considerano la sicurezza del paziente ed il miglioramento della qualità una priorità sempre da perseguire” – ha dichiarato Filippo Azzali, coordinatore del Network.

I VINCITORI

Ad aggiudicarsi il Premio Qualità per la categoria accreditati da JCI è stato l’Ospedale Polispecialistico di Castellanza (VA) Humanitas Mater Domini, che ha presentato il progetto Bundle per la prevenzione delle V.A.P. (polmonite associata a ventilazione), con cui è stato affrontato il tema della gestione delle infezioni.
L’azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, che concorreva nella categoria non accreditati da JCI, ha ottenuto il Premio Miglioramento della Qualità per il progetto L’Ictus ischemico acuto: la riorganizzazione delle reti tempo-dipendenti e le nuove opportunità terapeutiche possono ridurre l’impatto epidemiologico degli esiti invalidanti?
“Lo scopo del progetto è stato di migliorare l’efficienza del Percorso Clinico Assistenziale, del nostro HUB dell’AREA 3 Lazio per incrementare il numero dei pazienti eleggibili alla trombolisi e potenziare i trattamenti endovascolari alla luce degli ultimi Trials clinici, ridurre i tempi di intervento, organizzare la rete di Emergenza Ictus con gli Spokes e con i centri di Primo Soccorso con l’obiettivo di attivare i centri per poter iniziare i trattamenti appropriati in “periferia” e per ridurre le diseguaglianze sanitarie nel territorio, offrendo un migliore outcome clinico al paziente colpito da Ictus” – ha dichiarato la dott.ssa Sabrina Anticoli.

Tra i finalisti della categoria non accreditati da JCI, anche l’AUSL Piacenza e l’ASL di Bari.

Infine, grazie al forte orientamento alla valutazione nell’utilizzo delle risorse, il progetto “Utilizzo di un metodo standardizzato per eliminare gli sprechi, aumentare l’efficienza e riallocare le risorse nell’UO Medicina Generale Ospedale Oglio Po” realizzato dalla ASST di Cremona si è aggiudicato la Menzione Qualità Sostenibile. Il progetto prevedeva l’utilizzo del “Hospital Inpatient Waste Identification Tool” (HIWIT) con l’obiettivo d’identificare sprechi connessi all’attività clinico/gestionale dei reparti ospedalieri ed elaborare strategie finalizzate alla loro prevenzione o eliminazione.

LA COMMISSIONE GIUDICATRICE

Della commissione giudicatrice che ha premiato i vincitori hanno fatto parte Bruno Cavaliere – Direttore infermieristico San Martino di Genova; Paul Chang – Vicepresidente, Accreditamento, standard e misurazione Joint Commission International; Riccardo Tartaglia – Direttore del Centro Gestione del Rischio Clinico della Regione Toscana; Carlo Signorelli – Professore ordinario di Igiene e sanità pubblica all’Università di Parma e all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano; Stefano Manfredi – Direttore Generale della Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei Tumori.

IL PREMIO QUALITA’

La sessione si è aperta con i saluti e una breve introduzione da parte di Salvatore Paolo Cantaro – membro del Comitato Scientifico del Forum Risk Management in Sanità – e di Antonello Zangrandi – professore dell’Università di Parma e Presidente del Network. A seguire, la presentazione dei progetti finalisti delle due categorie in gara.

Il Premio Qualità, giunto alla sua quarta edizione, è da sempre un’occasione per valorizzare e far conoscere a livello nazionale i progetti di miglioramento della performance clinica e organizzativa e di riduzione del rischio attuati da quelle organizzazioni sanitarie che riconoscono negli standard Joint Commission International una possibilità concreta di miglioramento della qualità.
“Nasce con lo scopo di far venire alla luce le buone prassi che nel nostro Paese sono presenti nella sanità e negli ospedali. Con la nostra presenza alla 13^ edizione del Forum Risk Management in Sanità – ha affermato Antonello Zangrandi, – abbiamo voluto testimoniare l’impegno di JCI nella prevenzione del rischio clinico e per la sicurezza del paziente, sottolineando come i progetti di miglioramento siano i più importanti elementi di crescita continua per le organizzazioni sanitarie.
Gli standard di Joint Commission International rappresentano un consolidato strumento disponibile a livello internazionale utile per la prevenzione del rischio ed il miglioramento delle prassi cliniche assistenziali.
L’incontro con il Forum Forum Risk Management in sanità è stato per il Network un’opportunità per perseguire insieme gli stessi obiettivi, per condividere contenuti internazionali e per affermare che gli sforzi per il miglioramento continuo e la sicurezza del paziente vanno sostenuti, valorizzati e premiati”.